Weekend nelle Marche: cosa vedere tra Pesaro e Urbino - PanAnna blog di viaggi (2024)

Ho trascorso due piacevoli giorni nelle Marche alla scoperta della provincia di Pesaro e Urbino, grazie a un educational tour organizzato da APA Hotels (l’associazione degli albergatori di Pesaro), che mi ha permesso di testare in anteprima alcune novità dell’offerta turistica locale, in compagnia di altri travel blogger e tour operator.

In questo articolo riassumerò tutte le tappe di questa piacevole esperienza, perché possano esservi d’ispirazione per due o più giorni alla scoperta della provincia di Pesaro e Urbino.

Cosa troverete in questo articolo

Cosa vedere a Urbino

Partiamo dalla splendida Urbino, città patrimonio UNESCO con il suo centro storico, grande poco più di un chilometro quadrato, racchiuso tra mura bastionate. Per entrare abbiamo percorso la stessa strada di Federico da Montefeltro, salendo la rampa elicoidale. Noi però non eravamo a cavallo come il mecenate che, insieme al figlio Guidobaldo, trasformò Urbino da borgo medievale a corte principesca.

Palazzo Ducale

Salendo all’interno della rampa elicoidale si incontra una moderna scultura di Umberto Mastroianni, che rappresenta lo scoppio della guerra. E poi appare lui, Palazzo Ducale, oggi Galleria Nazionale delle Marche, che da solo vale la visita a questa città.

Il museo è aperto dal martedì alla domenica con orario continuato dalle 8.30 alle 19.15 e il biglietto intero costa 8 euro, il ridotto 2 euro, l’ingresso è gratuito per i minori. Interessante se avete in mente di fare tappa anche a Gradara (di cui vi parlerò di seguito) il biglietto combinato a 12 euro.

Consiglio: considerate almeno un paio d’ore per la visita, se non le avete a disposizione, visitate invece la biblioteca della Fondazione Carlo e Marise Bo, il cui cortile si ispira a quello di Palazzo Ducale.

Palazzo Ducale e la chiesa principale di Urbino

Il duomo di Urbino

Si ritiene che la cattedrale di Urbino, dedicata a Santa Maria Assunta, sia stata fondata intorno al 1021. Successivamente ricostruita nel XV secolo secondo il volere di Federico da Montefeltro, fu gravemente danneggiata da due terremoti: il secondo, nel 1789, provocò il crollo della cupola. Il restauro fu affidato a Giuseppe Valadier, che realizzò un raffinato progetto in stile neoclassico, conclusosi nel 1801.

Nella foto vi mostro un dipinto dalla storia curiosa: si tratta di una pala d’altare del 1557 attribuita al pittore manierista Federico Barocci, originario di Urbino, e rappresenta il martirio di San Sebastiano. Nel 1982 è avvenuto il furto di una parte dell’opera, quel quadrato in basso a sinistra raffigurante un bambino, che si ritiene essere uno dei figli di Federico Bonaventura. Solo 35 anni dopo la tela è stata ritrovata in una casa d’aste genovese e finalmente rimessa al suo posto.

Il duomo di Urbino e l’opera del Barocci

I personaggi illustri di Urbino

Naturalmente anche qui abbiamo incontrato i personaggi più in vista della città: Federico da Montefeltro e Raffaello Sanzio. Mentre del primo i lasciti più importanti si trovano all’interno del Palazzo Ducale, per non dire in tutta la città, da lui trasformata secondo il gusto rinascimentale, del secondo si può visitare la casa natale, ma anche le tombe dei genitori, ospitate all’interno della chiesa di San Francesco.

Un’interessante novità si trova invece presso la Chiesa degli Scalzi, dove è stata collocata una copia della tomba dell’artista, realizzata in occasione del cinquecentenario della sua morte. L’originale si trova al Pantheon di Roma.

Dove mangiare a Urbino

Si sa, visitare fa venire fame! A Urbino vi consiglio un locale tradizionale dove assaggiare e poi eventualmente comprare degli ottimi prodotti tipici: si chiama Tartufi Antiche Bontà. E proprio il tartufo è una delle specialità della zona. A me è piaciuto molto l’abbinamento della casciotta di Urbino con la lonzetta di fico e un miele aromatizzato al tartufo, ma anche i crostoni di pane caldo con formaggio fuso e scaglie di tartufo erano molto gustosi!

Un aperitivo da acquolina!

Alla scoperta di Gradara

Da Urbino ci spostiamo in uno dei borghi più belli d’Italia: Gradara, detta anche Capitale del Medioevo. E infatti il suo castello e il borgo antico difeso da una doppia cinta muraria, risultano tra le strutture medievali meglio conservate in Italia.

Il castello di Gradara

Nonostante la struttura del mastio fosse preesistente, furono i Malatesta a dare alla Rocca di Gradara la conformazione attuale, costruendo anche la doppia cinta muraria tra il XIII e il XIV secolo. Il dominio passò poi a Federico da Montefeltro e in seguito agli Sforza, poi ai Borgia, ai Della Rovere e ai Medici, confermando l’importanza di questo territorio.

Per l’aspetto attuale dobbiamo ringraziare poi il mecenate Umberto Zanvettori, che ripristinò il castello dopo anni di abbandono.

Attualmente la Rocca è di proprietà demaniale e si può visitare tutti i giorni nei i seguenti orari: il lunedì mattina dalle 9.30 alle 14.00, da martedì a domenica dalle 9.30 alle 19.00. Se avete intenzione di andarci a breve, vi consiglio di controllare sul sito ufficiale le aperture straordinarie per le festività, con orario prolungato fino alle 22.00: Rocca di Gradara.

Due vedute della Rocca di Gradara

Gradara: la storia di Paolo e Francesca

Ancora più speciale è stato visitare la Rocca di Gradara nell’anno in cui ricorrono i settecento anni dalla morte di Dante, che nella Divina Commedia narrò la triste storia dei due amanti. Dante li incontrò all’Inferno e proprio a loro dedicò alcuni dei versi più famosi dell’opera:

Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m’abbandona.

Nella ricostruzione storica si trova traccia del matrimonio combinato tra Giovanni Malatesta e Francesca da Polenta, figlia di Guido, signore di Ravenna e Cervia. Si narra che Giovanni fosse brutto e storpio e che quindi avesse mandato il fratello, Paolo il bello, a sposare per procura Francesca. E la frequentazione tra i due continuò, mentre Giovanni era impegnato come podestà di Pesaro, fino al giorno in cui li sorprese insieme e li uccise a colpi di spada.

La camera di Francesca è una delle stanze più suggestive da visitare al castello di Gradara: vi si trovano il leggio con il libro galeotto che li fece avvicinare, la botola dalla quale si pensa che Paolo abbia cercato di fuggire e uno splendido abito di scena realizzato dalla stilista Alberta Ferretti, ispirato a quello indossato da Eleonora Duse, che impersonò Francesca nella tragedia scritta da Gabriele D’Annunzio.

La stanza di Francesca e uno dei ponti levatoi della Rocca di Gradara

Dove dormire a Gradara

Appena fuori le mura di Gradara, abbiamo visitato il Conventino: una dimora storica, ex convento dei frati cappuccini costruito nel Cinquecento grazie all’impulso della duchessa Vittoria Farnese della Rovere.

Oggi il complesso è parte di un hotel diffuso, che potete trovare su booking come Historic Resort La Loggia e comprende tre location, molto diverse tra loro:

  • il Conventino, lo spazio più grande, con 9 stanze e spazi comuni di grande fascino, come la biblioteca e il refettorio, ma anche SPA e piscina;
  • la Loggia Relais, situata all’interno delle mura, che offre ambienti dal design moderno e ricercato;
  • l’Emporio, sempre all’interno delle mura, dove gli arredi si rifanno al tema del vino.

Una delle stanze del Conventino e il loro buffet

Fiorenzuola di Focara: un borgo per tutte le stagioni

Ecco un altro caratteristico borgo della provincia di Pesaro e Urbino, che si trova all’interno della riserva naturale protetta del San Bartolo. Il borgo è frequentato in estate per la splendida spiaggia sottostante, raggiungibile a piedi dal centro del paese, considerata una delle più belle d’Europa. È inoltre una delle storiche Bandiere Blu delle Marche.

Nel 2019 classificata da The Guardian come una delle 40 spiagge più belle d’Europa

Ma le sue origini sono ben più antiche: fu citato da Dante in un canto dell’inferno, per il vento che spesso batte la costa. I versi scritti da Dante si trovano anche incisi sulla porta d’ingresso al borgo:

Poi farà sì ch’al vento di Focara,

non sarà lor mestier voto né preco.

Tra le costruzioni più antiche del borgo, è degna di nota la chiesa di Sant’Andrea, risalente al 1200. Accanto si trova anche il belvedere da cui ammirare la spiaggia sottostante.

Ingresso al borgo e dettaglio piazza principale

Fiorenzuola di Focara: il borgopresepe

In inverno, un periodo interessante per visitarlo è sicuramente dicembre: per le festività natalizie il borgo si riempie di presepi, creati con materiali poveri e anche con materiali di riciclo, ad esempio recuperando ciò che il mare riporta sulla famosa spiaggia. La manifestazione è intitolata Borgopresepe e si svolge ormai da 12 anni, durante i quali si è arricchita di presepi, superando i 100 esemplari.

I presepi, di diverse dimensioni, si trovano distribuiti in tutto il borgo, dai giardini delle abitazioni private, al Presepe nella Grotta, allestito sotto l’ex Palazzo Comunale. Insomma, cercarli in giro per il borgo può diventare una vera caccia al tesoro!

Due dei miei presepi preferiti, realizzati con materiali di recupero

Dove mangiare a Fiorenzuola di Focara

A Fiorenzuola abbiamo avuto modo di provare un’osteria, l’osteria Focara, che serve dei buoni piatti di pesce in un ambiente semplice. Il ristorante si trova appena fuori le mura, ha due sale interne e un giardino fronte strada.

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Due piatti che ho molto apprezzato!

Cosa vedere a Pesaro

Concludo con la città di Pesaro i miei suggerimenti per un weekend nelle Marche e per approfondire vi rimando all’articolo specifico dedicato al capoluogo di provincia: Cosa vedere a Pesaro in un giorno.

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Piazza del Popolo, Pesaro

Mercatini di Natale nelle Marche

Anche quest’anno la provincia di Pesaro e Urbino propone un’iniziativa che coordina i diversi comuni del territorio, intitolata Il Natale che non ti aspetti. Dal 26 novembre 2022 al 6 gennaio 2023 saranno tanti gli eventi in tutta la provincia: di seguito vi elenco i miei preferiti e vi rimando al sito ufficiale per scoprirli tutti: Il Natale che non ti aspetti – Pesaro e Urbino.

Candele a Candelara

Candele a Candelara è l’evento, ormai giunto alla diciannovesima edizione, che illumina il centro storico di questo borgo. All’ingresso troverete la Torre dell’Avvento, con quattro grandi candele che verranno accese, come da tradizione, una per ogni domenica di Avvento. Nei giorni di festa (3, 4, 8, 9, 10, 11 dicembre) troverete un mercatino di Natale interamente dedicato alle candele, spettacoli, la Via dei Presepi e la Bottega degli Elfi, dedicata ai laboratori per bambini.

L’orario della manifestazione sarà dalle 10 alle 20, l’ingresso costerà 3 euro fino alle 13, 5 euro per chi arriva nel pomeriggio, gratuito fino ai 10 anni. In questi giorni alle 17.30 e alle 19 potrete immergervi nell’atmosfera suggestiva del borgo illuminato per circa 15 minuti dalla sola luce delle candele.

Candele a Candelara – foto di @Silvano Spadon

Mercatini di Natale a Urbino

A Urbino sono due gli eventi molto sentiti durante le festività natalizie: i mercatini di Natale e le Vie dei Presepi, che giungono quest’anno alla 22ma edizione. L’esposizione di presepi, che conta piccole creazioni, ma anche pezzi di importante valore, si può visitare in autonomia seguendo la cartina scaricabile in loco tramite QR code. L’ingresso è a pagamento solo per i luoghi che prevedono un percorso di visita interno, dove sono ospitati i pezzi di maggior pregio: presso l’Oratorio delle Cinque Piaghe e quello di San Giuseppe in via Barocci e la chiesa di San Domenico in piazza Rinascimento. Il prezzo del biglietto è di 2 euro, gratuito fino a 14 anni.

Nell’Oratorio di San Giuseppe si trova il pezzo più pregiato: un presepe del 1500 realizzato in stucco a grandezza naturale. Qui con il biglietto d’ingresso avrete la possibilità di visitare l’intero museo dell’oratorio.

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Locandina della 22ma edizione – Le Vie dei Presepi

Natale al castello di Gradara

Il piccolo borgo di Gradara durante le festività natalizie ospita l’evento Castello di Natale, che prevede mercatini di artigianato locale, prodotti enogastronomici, spettacoli e visite guidate itineranti dedicate a grandi e piccini. Oltre agli eventi ad accesso libero, ecco i prezzi per le visite guidate:

  • Paolo e Francesca, tra storia e leggenda – costa 18 euro per gli adulti, 8 euro per i bambini, gratuito fino a 5 anni, compreso l’ingresso ai camminamenti e alla Rocca.
  • Elfino, l’elfo birichino e le magiche storie di Natale – è la versione dedicata ai più piccoli tutte le domeniche e nei giorni festivi, che costa 10 euro per gli adulti, 8 per i bambini, gratuito fino a 5 anni, comprende l’ingresso ai camminamenti, ma non alla Rocca.

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Natale al castello di Gradara

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